DAL VOLONTARIATO NEGLI STATI UNITI PER I SENZA DIMORA A MODENA CON PORTA APERTA
Lei è Tinamaria Colaizzi, ha 29 anni ed è originaria di Pittsburgh, Pennsylvania (USA).
In Italia da 5 anni, Tinamaria è consulente di Comunicazione, specializzata in traduzioni e marketing, e ci racconta di aver fatto esperienze con i senza dimora nelle mense in Pennsylvania anni fa, prima di trasferirsi in Italia.
Volevo riprendere l’esperienza in Italia, a Modena. Volevo provare in particolare l’esperienza dell’unità di strada perché mi è sembrata subito un’iniziativa di condivisione, per incontrare e creare dei rapporti con le persone che hanno bisogno di aiuto.
Mi piace essere parte della “famiglia” di Porta Aperta, che include sia i volontari sia le persone che conosciamo durante il percorso dell’unità di strada. Se dovessi consigliarla ad un’altra persona, direi di provare assolutamente l’esperienza, perché è un modo concreto per aiutare le persone ad uscire dalla condizione di marginalità”.
Negli Stati Uniti, Tinamaria è entrata nel mondo del volontariato durante gli anni dell’università, dove ha partecipato al servizio mensa (chiamato“Soup Kitchen”) per i senza dimora.
“Simile all’esperienza dell’unità di strada, il servizio mensa ci ha dato l’opportunità di conoscere e servire le persone, e anche mangiare con loro e creare delle amicizie. Tutto sommato, per quello che ho notato durante le mie diverse esperienze in Italia e negli Stati Uniti, non penso che esista una grande differenza riguardo il mondo del volontariato. Spesso all’università, ci sono delle opzioni nel piano di studio che includono ore dedicate al volontariato.
Il mondo del volontariato negli Stati Uniti è spesso collegato con le organizzazioni non-profit e l’università, soluzione che offre possibilità di organizzare eventi e grandi campagne benefiche, che promuovono relazioni pubbliche e attirano tante persone”.