1) ACCOGLIENZA E PROMOZIONE DELL’INTEGRAZIONE
Per questa attività sono attualmente allestiti 14 appartamenti a Modena e provincia e un centro di prima accoglienza a Modena, all’interno di una ex scuola materna messa a disposizione dall’Istituto di sostentamento del clero della Diocesi di Modena.
A ottobre 2023 si è passati da 98 a 139 posti, con l’apertura del centro di prima accoglienza di via Milano a Modena, caratterizzato da una forte collaborazione tra gli operatori e gli ospiti che aiutano nella gestione della vita quotidiana, nel tenere pulita la struttura e nel preparare i pasti.
Nell’ottobre 2023, inoltre, la sede degli uffici dell’Area è stata trasferita in via Repubblica di Montefiorino, dove sono stati predisposti tre nuovi uffici e una sala grande polifunzionale per la scuola d’italiano.
Questo ampliamento considerevole della capacità di accoglienza è stato accompagnato dall’inserimento di nuovi operatori e da un lavoro di ripensamento dell’assetto organizzativo dell’Area che si è sviluppato perseguendo i seguenti obiettivi:
• creare le condizioni per comprendere più a fondo la situazione degli ospiti e quindi poter concordare un percorso/progetto di accoglienza e integrazione più mirato alle possibilità di ciascuno e alle evoluzioni che possono esserci
• favorire il confronto continuo tra colleghi per costruire linee comuni di intervento, con l’introduzione della figura della coordinatrice
• rafforzare il coinvolgimento del volontariato e il sostegno che gli operatori offrono ai volontari, in particolare nella scuola di italiano.
A ogni ospite accolto nell’Area Accoglienza richiedenti protezione internazionale viene assicurato un sostegno socio-educativo.
2) PROGETTO CONVERSIAMO
Anche nell’anno 2023 l’Area Accoglienza richiedenti protezione internazionale di Porta Aperta ha organizzato la scuola di italiano, grazie alla collaborazione di operatori del Servizio civile universale, volontari ed educatori. Il progetto, denominato Conversiamo, avviato nel 2018, è stato implementato, anche perché i tempi per il rilascio di un primo permesso di soggiorno per chi fa richiesta di asilo si sono allungati notevolmente e senza il possesso di questo documento non è possibile iscriversi ad alcuna scuola pubblica.
L’attività della scuola di italiano permette di:
• trasmettere le basi per l’apprendimento della lingua italiana indispensabile per riuscire a comunicare e comprendere il contesto territoriale
• favorire l’inserimento all’interno della comunità in modo consapevole
• creare uno spazio di incontro, espressione e riflessione per i ragazzi che le frequentano e per chi vi si approccia nella veste di insegnante.
La scuola, che coinvolge circa 26 volontari, prevede due turni pomeridiani, il martedì e il giovedì, e tre mattutini, il mercoledì, giovedì e venerdì. Ogni ragazzo ha potuto partecipare ogni settimana a 2 turni, per un totale di 4 ore.