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Lettera aperta dell’associazione Porta Aperta alle Candidate e ai Candidati del territorio modenese al Parlamento Italiano. Non dimenticate i poveri

Tra un mese gli italiani saranno chiamati al voto per eleggere i deputati e i senatori della Repubblica.

In questa inusuale campagna elettorale, l’associazione di volontariato Porta Aperta di Modena avrebbe piacere di avere occasioni di confronto con i candidati e le forze politiche che lo desiderino, per ragionare dei programmi e delle proposte che si vorrebbero realizzare per sostenere gli ultimi e i penultimi dei quali nei programmi elettorali poco si parla.

Secondo ISTAT, oltre 1,9 milioni di famiglie italiane (7,5% del totale) pari a 5,6 milioni di individui (9,4%) vivono in condizione di povertà assoluta, ovvero si trovano impossibilitati a soddisfare fabbisogni essenziali (come alimentazione equilibrata, abitazione adeguata) e a provvedere al minimo necessario per vestirsi, comunicare, informarsi, muoversi, istruirsi e mantenersi in buona salute. A queste persone si aggiungono ulteriori 2,9 milioni di famiglie in condizioni di povertà relativa. Secondo Oxfam, anche la forbice tra ricchi e poveri si è ampliata, rendendo il nostro paese marcato da una profonda disuguaglianza. A metà del 2019, il top 10% della popolazione italiana possedeva oltre 6 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione, ed il 5% più ricco possedeva più di quanto detenuto dall’80% più povero. Dalla a crisi economica del 2008 a oggi la situazione di vulnerabilità nel nostro paese è andata aggravandosi, e la maggiore incidenza della povertà assoluta tra minori e giovani generazioni rischia di minare il potenziale di crescita su cui il benessere di una nazione dovrebbe fondarsi.

Si aggiunga infine la crisi energetica e il caro bollette degli ultimi  mesi, che rischia di trascinare un numero ancora  maggiore di famiglie in condizioni di povertà e precarietà abitativa.

Sono numeri che l’associazione Porta Aperta riconosce immediatamente nei volti delle persone che richiedono aiuto non solo alimentare ma anche sanitario e abitativo, per fronteggiare il loro quotidiano. Queste necessità primarie delle persone richiedono risposte di giustizia e non possono essere relegate solamente al buon cuore del volontariato. Da oltre 40 anni, Porta Aperta è in prima linea, grazie all’impegno di molte centinaia di cittadini che ogni anno, si rendono disponibili a collaborare con l’associazione in favore degli ultimi. Nell’ultimo anno, sono stati distribuiti 64.470 pasti, il numero di accessi all’ambulatorio medico è stato di 6.014, mentre 1000 sono le famiglie seguite dall’emporio sociale Portobello gestito da Porta Aperta. I volontari operano mossi dalla convinzione che la solidarietà “è molto più di alcuni atti di generosità sporadici. È pensare e agire in termini di comunità… è anche lottare contro le cause strutturali della povertà, la disuguaglianza, la mancanza di lavoro, la terra e la casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi” (Papa Francesco).

Per queste ragioni Porta Aperta avrebbe piacere di incontrare i candidati per dialogare sui programmi elettorali.

Alberto Caldana
Presidente Porta Aperta Modena